Nel contesto economico e lavorativo in cui siamo immersi oggi, è necessario porre al centro il capitale umano, l’elemento più prezioso per ogni azienda.
Alla fine degli anni ’90 si è iniziato a parlare di capitale umano. Il termine si è diffuso velocemente con l’adozione di strutturate politiche ed iniziative di responsabilità sociale.

Iniziative che negli anni hanno dimostrato di apportare benefici al valore competitivo dell’impresa, in relazione ai rapporti che l’organizzazione intrattiene con i principali stakeholder interni.

Ma cos’è il capitale umano?

Il capitale umano è costituito da quell’insieme di abilità, conoscenze, competenze e professionalità che distingue e caratterizza le persone all’interno delle imprese in cui operano.

Il capitale umano definisce la capacità di un’azienda di crescere attraverso le persone e permette di acquisire un vantaggio competitivo rispetto alle organizzazioni che invece non ne hanno ancora compreso l’importanza. Da qui nasce il concetto di employee experience, fondamentale per lo sviluppo del capitale umano. 
L’employee experience è il complesso di esperienze vissute dal lavoratore come risultato della sua interazione con l’azienda. 

In Italia, questo concetto non è ancora molto appoggiato, infatti solo il 46% delle imprese è pronto ad intraprendere, o ha già intrapreso, azioni concrete di employee experience.
Questo nonostante le politiche in tema di benessere comportino conseguenze dirette in termini di performance e produttività. Il 56% delle imprese è pronto ad intraprendere azioni in ambito formativo L’85% di esse ritiene importante comportarsi come un’impresa sociale, ma solo il 43% si ritiene pronto o ha intrapreso azioni concrete.

L’employee experience: come nasce?

Il primo step di una positiva employee experience è una comunicazione interna corretta.  
Una cattiva comunicazione è una decisione consapevole di non migliorare un dato fondamentale: l’impegno dei dipendenti è quantificabile in base alla forza della cultura aziendale.
Cosa significa? Significa che più forte è la cultura di un’azienda, più i dipendenti comprenderanno cosa ci si aspetta da loro e per cosa stanno lavorando. Quindi più i dipendenti si sentono coinvolti, più mantengono alta la motivazione e l’impegno. 

Oggi i vertici aziendali devono creare programmi finalizzati al miglioramento dell’esperienza complessiva dei lavoratori prendendo in considerazione tutti gli elementi capaci di incidere su soddisfazione, benessere e engagement.

L’87% dei responsabile delle risorse umane afferma che la cultura e l’impegno aziendale sono le loro maggiori sfide. Con i cambiamenti nel mercato del lavoro, i dipendenti hanno maggiori opportunità rispetto al passato e i dipendenti non hanno più la priorità di portare avanti un singolo lavoro fino alla pensione, ma hanno invece più probabilità di scegliere un lavoro che li interessa davvero. Sentirsi parte di una squadra fa la differenza.

Cosa significa investire in capitale umano?

Le aziende sono chiamate ad investire regolarmente nel loro principale patrimonio: il capitale umano. Investire significa offrire formazione continua per essere effettivamente impiegata dalla risorsa.

Come scoprire il proprio capitale umano? 

Per iniziare tutto questo grande processo e diffondere la cultura del capitale umano, possiamo singolarmente scegliere di comprendere il nostro valore in termini di capitale. 
L’obiettivo è scoprire il tuo potenziale grazie alla tua personalità. E’ una sfida, ma vedrai che sarà un viaggio utile. 
Un appunto: spesso le nostre debolezze sono l’altra faccia delle nostre forze. 

E’ necessario trovare il nostro elemento. Dobbiamo pensare a cosa possiamo offrire al mondo. Quel è stato il primo successo della nostra giovinezza? Una volta compreso queste cose, saremo in grado di definire obiettivi, vision e mission, ma soprattutto i valori che ci spingono a fare quello che facciamo. 

Hai bisogno di diffondere nella tua azienda il valore del capitale umano e strutturare iniziative a favore? Contattami per una consulenza e scopriamo insieme come le relazioni tra vertici e stakeholder interni possano cambiare in meglio!